L'opera STELE DELLA PACE NEL MEDITERRANEO, realizzata dallo scultore Nicola Dell’Erba *, è un progetto condiviso in interclub in esito all’obiettivo rotariano Steli di Pace, del Governatore del nostro Distretto 2110 a.r.2024/25, Giuseppe Pitari.
Club Capofila:
RC Passport Mediterranée District 2110, presidente Rosaria Caltabiano
Club partner:
RC Giarre Riviera Jonico Etnea, presidente Dario Lo Giudice,
RC Aetna Nord Ovest Bronte, presidente Alessandro Amaro,
RC Randazzo Valle Alcantara, presidente Arturo Politi,
RC Aci Castello, presidente Rosanna Aiello,
RC Catania Sud, presidente Marco Lombardo,
RC Catania Bellini, presidente Antonio Tanzillo,
RC Passport Innovation, presidente Stefano Sgarrella,
Rotaract Club Catania Ovest, presidente Pierfrancesco Aiello.
Il progetto "STELE DELLA PACE NEL MEDITERRANEO" vuole promuovere la Pace attraverso l’opera scultorea in pietra lavica posta nella località Monti Sartorius, all’interno del Parco dell’Etna in linea con gli obiettivi del Presidente Internazionale del Rotary International Stephanie A. Urchick.
La Stele della Pace, racconterà nel futuro la mission fondamentale del Distretto Rotary 2110 e di tutti i rotariani nel mondo: la Pace. Il luogo dove verrà posta è accessibile a tutti, all’aperto e visibile anche a distanza. E’ una espressione visiva e tangibile di impatto positivo e duraturo che può ispirare e sensibilizzare le persone e le comunità a riflettere sull’importanza assoluta della Pace e su come ciascuno possa contribuire ad essa. Abbiamo utilizzato questa forma d’arte per diffondere il messaggio di pace e contribuire ad un mondo unito e pacifico, in linea con la mission del Rotary International, attraverso l’impegno e la collaborazione a livello locale e globale.
L’origine del progetto raccontata da Rosaria Caltabiano, presidente del Rotary Club Passport Mediterranee District 2110.
In aprile 2024 durante il SIPE, il Governatore eletto Giuseppe Pitari illustrò i suoi progetti e obiettivi per l’anno rotariano a venire e tra questi mi colpì particolarmente l’idea di un simbolo di Pace. Un’opera, una stele, un monumento…. qualcosa che risultasse visibile, esposta, duratura nel tempo e simbolica. Il simbolo è un elemento di comunicazione tangibile che esprime contenuti di significato. Ho cominciato ad immaginare un monumento simbolico atto a suscitare un’idea ulteriore da quella del suo immediato aspetto sensibile, capace di evocare grandezza oltre le dimensioni, significati oltre la materia, concretezza oltre l’espressione astratta: la Stele della Pace.
Il “mio” Club, così dicono i rotariani riferendosi al club al quale appartengono, era un club numericamente piccolo in quel periodo, con poche risorse sia economiche che umane. Il Passport Mediterranee ha soci in diversi territori della Sicilia, in Italia e alcuni all’estero. Dove avrei potuto collocare la stele per essere simbolicamente rappresentativa? Poi ho riflettuto e deciso: il club si chiama Passport Mediterranee e io vivo nell’Area Etnea. Avevo già individuato 2 grandi orizzonti: l’Etna e il Mediterraneo. La stele poteva essere collocata sull’Etna e rivolta a guardare il Mediterraneo, a vigilare simbolicamente sulla Pace nel Mediterraneo. Nel Passport Mediterranee ci sono soci che vivono in Tunisia. Il Distretto 2110 è Sicilia e Malta. Malta è un luogo nel Mediterraneo. Etna, Malta, Tunisia……veniva fuori una forma, un triangolo. Ora sapevo cosa fare. Volevo una Stele posta sull’Etna che è patrimonio Unesco. La triangolazione si sarebbe realizzata con una stele sull’Etna, una a Malta e una in Tunisia, ciascuna rivolta verso l’altra, come a guardarsi tra loro e sorvegliare la Pace nel Mediterraneo.
A quel punto l’immaginazione doveva lasciare spazio alla concretezza. Bisognava attivarsi con le procedure burocratiche. Mi sono chiesta: si può mettere un’opera statuaria nel territorio dell’Etna che è patrimonio UNESCO? E se si, dove? Chiedendo autorizzazioni a chi? Non mi sono fermata, ho cominciato a parlarne, prima con i soci, poi con gli amici, poi con le amministrazioni preposte. Mi piace dire che il Rotary è uno spazio infinito di opportunità e io ho attivato tutte quelle che potevo, da subito, prima ancora di entrare nel ruolo di presidente. Al S.I.P.E. avevo conosciuto gli altri presidenti dell’Area Etnea e con alcuni di loro sono entrata subito in quella sorta di sintonia che solo i rotariani possono comprendere: una sintonia fatta di collaborazione, partecipazione e sostegno. Ad alcuni di loro ho proposto la condivisione del progetto. Avevo già acquisito le prime certezze burocratiche: un’opera per la Pace fatta di pietra lavica, aveva la potenziale possibilità di ottenere le relative autorizzazioni. Il Rotary è un salvacondotto per molti progetti, specie per quelli di alta natura umanitaria. Giusi Gravagna, il prefetto del Passport Mediterranee e socia attiva sempre, ha entusiasticamente condiviso la vision del progetto e ha trovato la persona giusta: il maestro Nicola Dell’Erba, scultore e artista. Insieme avevamo capito che non bastava rappresentarsi la Stele della Pace se non trovavamo un’altra mente empatica capace di vedere oltre che immaginare, che sapesse tradurre i significati simbolici in concretezza. Nicola Dell’Erba ci ha detto “ho sperato che qualcuno prima o poi mi proponesse qualcosa del genere; è sempre stato un mio desiderio. Sono pronto”. Ed è stata da subito intesa assoluta. Nicola ha anche da subito espresso il desiderio di diventare rotariano e socio del Passport Mediterranee. Mentre lui progettava la Stele della Pace, io mi adoperavo con i presidenti. Li ho prima informati genericamente tutti, poi ho chiamato uno ad uno quelli che manifestavano interesse; da taluni ho avuto subito dei sì, altri si sono fatti persuadere dalle mie argomentazioni, ma alla fine siamo tutti ugualmente entusiasti del progetto.
Dopo aver atteso, i soci dei club di Malta purtroppo hanno deciso di non collaborare. I soci del Passport Mediterranee in Tunisia non hanno ottenuto le necessarie autorizzazioni per porre la Stele in sede pubblica, ma hanno egregiamente rimediato impegnandosi a realizzare una targa che evoca e insieme celebra la Stele nel Mediterraneo posta sull’Etna. Eccola:
Non abbiamo desistito: abbiamo deciso che la nostra Stele avrebbe guardato comunque il Mediterraneo con questo richiamo a distanza grazie alla targa posta in Tunisia ad Hammamet nella hall dell’Hotel Hasdrubal.
Gli amici portano amici, il bene ne produce altrettanto. Ogni club si è impegnato a fare degli eventi di raccolta fondi per sostenere le spese necessarie; un Club di Motociclisti ci ha proposto l’illuminazione dell’opera e abbiamo accolto la donazione. Un piccolo pannello solare darà luce alla Stele, senza impatto. Nessun inquinamento luminoso ed energetico: l’Etna GS Biker insieme alla Ditta LG Impianti di G.Leonardi ha donato materiale e istallazione per illuminare la Stele, così che resti visibile anche al buio.
Le Pubbliche Amministrazioni competenti per le autorizzazioni hanno condiviso l’obiettivo facilitando il percorso burocratico.
Ho cominciato da sola, ma felicemente in interclub abbiamo raggiunto il risultato 8 Rotary Club e 1 Rotaract e io li ringrazio tutti, uno ad uno questi splendidi, illuminati e collaborativi presidenti: Dario Lo Giudice, Alessandro Amaro, Arturo Politi, Rosanna Aiello, Marco Lombardo, Antonio Tanzillo, Stefano Sgarrella, Pierfrancesco Aiello.
Abbiamo unito le forze, le competenze, il sostegno reciproco e le risorse economiche e ce l’abbiamo fatta a realizzare la nostra STELE DELLA PACE NEL MEDITERRANEO.
Un ringraziamento al mio consiglio direttivo e ai soci del Passport Mediterranee per avermi sostenuto. Grazie a Giusi, Nicola, Andrea, Ciprian e Giuseppe. Un grazie speciale ad Alessandro per l’impegno competente e il tempo dedicato.
Grazie al coordinatore della task force Antonio Fundarò e la mia gratitudine al nostro speciale, irresistibile e magico Governatore Giuseppe Pitari.
DOCUMENTO PROGRAMMATORIO redatto dal Coordinatore della Task Force Distrettuale, Antonio Fundarò
Il progetto include la creazione di monumenti e installazioni in varie forme, come steli, pali, murales, giardini della comunità, percorsi di pace, e altro ancora. Queste installazioni intendono simboleggiare e incoraggiare la pace all'interno delle comunità, delle scuole e della società in generale. L'iniziativa si sviluppa attraverso il coinvolgimento di club Rotary, con progetti individuali o collaborativi, e incoraggia la partecipazione di membri e della comunità. Il progetto mira a unire arte, cultura e impegno sociale, favorendo la sensibilizzazione e l'educazione alla Pace. L'obiettivo è creare una rete di installazioni e iniziative che rappresentino il Rotary come organizzazione impegnata nella promozione della pace a livello globale e locale, con l'obiettivo finale di un mondo più armonioso e unito.
Mission
La mission del progetto "Steli di Pace" è quella di promuovere la pace e l'armonia all'interno delle comunità, delle scuole e della società in generale, attraverso l'arte, la cultura e l'impegno sociale. Il progetto mira a:
- Unire le comunità: Attraverso la creazione di monumenti, installazioni e iniziative che simboleggiano la pace, incoraggiando il dialogo e la comprensione reciproca.
- Sensibilizzare ed educare: Fornire segnali informativi, murales e installazioni che ispirino le persone a riflettere sulla pace e sui modi per favorirla.
- Creare spazi di riflessione: Le installazioni, come giardini della comunità, percorsi di pace e labirinti meditativi, mirano a offrire luoghi dove le persone possano riflettere sul concetto di pace e sull'importanza di promuoverla.
- Collaborazione: Coinvolgere membri del Rotary, club, comunità locali e sponsor in iniziative che rafforzino la mission del Rotary di promuovere la pace, a livello sia locale che globale.
Vision
La visione del progetto "Steli di Pace" del Distretto Rotary 2110 è quella di creare una società più pacifica, unita e consapevole, attraverso la promozione di iniziative artistiche, culturali e sociali. Questa visione si articola in diversi aspetti:
- Creare simboli della pace: Installare monumenti, steli, murales, percorsi e altre forme di espressione visiva che rappresentino la pace e ispirino le persone a riflettere sulla sua importanza.
- Connettere le comunità: Favorire la collaborazione tra i club Rotary, le scuole, le organizzazioni civili e la comunità, per promuovere progetti che abbiano un impatto positivo e duraturo.
- Sensibilizzare ed educare: Fornire spazi e percorsi informativi che sensibilizzino il pubblico sull'importanza della pace e su come ciascuno possa contribuire a essa.
- Promuovere l'arte e la cultura: Utilizzare l'arte, la cultura e gli eventi sociali come mezzi per diffondere messaggi di pace, creando un impatto duraturo sulla società.
- Sviluppare un mondo più armonioso: Contribuire a un mondo più unito e pacifico, in linea con la mission del Rotary International, attraverso l'impegno e la collaborazione a livello locale e globale.
La visione finale è quella di unire le comunità e diffondere il messaggio di pace, favorendo un cambiamento positivo e armonioso nelle società in cui operano i Rotary Club.
- Inaugurazione: Il progetto deve prevedere un grande evento per inaugurare la Stele o il Palo della Pace.
- Posizionamento visibile: La stele o il palo deve essere posizionata in un luogo altamente visibile, simboleggiando l'impegno del Rotary per la pace.
- Branding Rotary: Deve riportare in modo prominente il logo del Rotary International, evitando la presenza di altri loghi nelle vicinanze per non offuscare il marchio. La stele o il palo deve inoltre includere:
- Il nome del progetto.
- L'anno rotariano 2024-25.
- Il nome del club che sponsorizza il progetto e del Distretto 2110.
- Se sono coinvolti più club, possono essere inclusi i loro nomi. - Ambito: Il progetto si inserisce negli obiettivi del distretto, contribuendo all'iniziativa internazionale per la pace guidata dal Presidente Internazionale del Rotary alla Conferenza Internazionale per la Pace.
Coordinatore della Task Force Distrettuale Progetto "Steli di Pace"
Antonio Fundarò
NICOLA DELL’ERBA, NOTE SULL’ARTISTA
Mappa di localizzazione MONTI SARTORIUS https://maps.app.goo.gl/EqQULLNqea7fxbFK8
Percorso tra i più suggestivi e frequentati del territorio Etneo all'interno del comune di Sant'Alfio, che riveste eccezionale interesse sia dal punto di vista geologico che botanico, si snoda ad anello a partire dalla sbarra forestale posta a quota 1.660 m. slm per circa quattro chilometri.
Lungo il sentiero si incontrano radure ricche di specie endemiche, Festuca e Poa, Graminacee, cespi odorosi di Tanaceto e pulvini, Camomilla, Saponaria e Romice dell'Etna, le formazioni boschive è dominata dalle betulle.
Il grande interesse geologico è invece rappresentato dai crateri e dalla imponente colata lavica del 1865, monumento naturale dell'imponente eruzione che ebbe inizio il 30 gennaio 1865, per concludersi alla fine di giugno di quell'anno, con una portata di cento milioni di metri cubi di lava, che ha dato origine ai Monti Sartorius.